Punto di interesse

Castello Abbaziale

IL CASTELLO

E' un insigne monumento di architettura militare medievale, con caratteristiche non comuni nel contesto tiberino. L’origine di tutto il complesso castellano è l’alta torre che nell’XI secolo ebbe funzioni di avvistamento e controllo del territorio della valle del Tevere; successivamente fu mastio castellano e simbolo della giurisdizione del Monastero di San Paolo.

Le ulteriori fasi di sviluppo furono la costruzione del dongione (antica residenza del castellanus preposto e della milizia) sullo sperone roccioso, l’aggregazione di tutto il complesso in forma di castello quadrilatero (XIV secolo), l’addizione del baluardo pentagonale con saliente rivolto verso il fossato, scarpatura e cannoniere angolari (XV secolo). Nella seconda metà del ‘400, fu edificato il palazzetto abbaziale, nello spazio compreso tra il castello e la chiesa di Santa Maria, con una splendida loggia rinascimentale a doppia altezza di pilastri ottagonali in laterizi e soffitto ligneo dipinto a grottesche, successivamente ampliata e chiusa all’interno: questi ambienti ospitarono per alcuni anni le suore Battistine e l'asilo. Lo spazio coperto interno ospita la Sala Consiliare o aula magna in arcem, luogo in origine deputato all’amministrazione della giustizia ed alla redazione di atti. Nel cortile d’armi vi è una raccolta archeologica di rilievi e cippi in marmo provenienti da vecchi scavi nella zona, ed una statua in marmo eretta su di una colonna, raffigurante San Giacomo (patrono della cittadina), opera dello scultore neoclassico Annibale Malatesta. Il castello abbaziale, acquisito nel 1996 dal Comune e successivamente restaurato in più fasi dalla Provincia di Roma, è attualmente sede municipale, con spazi utilizzati esclusivamente per manifestazioni culturali. Una sala del castello ospita l'antico archivio storico, che contiene documenti assai preziosi ed antichi, gelosamente conservati.

ARCHIVIO STORICO

In una sala del castello è conservato l'antico archivio storico di questo Comune. Esso contiene documenti assai preziosi ed antichi, gelosamente conservati; i suoi volumi sono stati recentemente restaurati ed inventariati. Il registro dei Sindacati Priori (1493-1805), il registro delle cause civili (1532-1800), i libri dei consigli (1698-1792), ecc. offrono interessantissime notizie circa la vita comune o gli eventi straordinari che interessarono questa cittadina dal 1493 ai nostri giorni. Tra le notizie che meritano particolare menzione si citano: i fanti inviati come contributo al contingente armato dell’esercito pontificio di Alessandro VI a Bracciano nel 1497; il servizio di controllo armato al castello (offitio del castellatico) con nominativi dei preposti ed armi in uso nel 1499; l’ospitalità offerta al corteo di gentiluomini che accompagnavano Lucrezia Borgia, figlia di Alessandro VI, a sposarsi a Ferrara nel 1502 con Ercole D’Este; le tasse sul sale versate sotto Paolo III dal 1542 al 1545; il vitto, il foraggiamento ed altri beni requisiti dalle truppe francesi in transito nel 1798; l’epidemia che ha mietuto 120 vite nel 1803, ecc.

PORTA ROMANA

Porta Romana è stata realizzata in stucco nel 1800 dal mastro muratore Giacomo Ricci, decorata con pinnacoli, cherubini e timpano interrotto che inquadra lo stemma dell'Abbazia di San Paolo. Si tratta del rifacimento della più antica porta d'ingresso al castello ed al borgo, originariamente dotata di ponte levatoio in legno e soprastante bertesca, che ne riutilizza alcuni elementi superstiti (stemma e palle in marmo del XV secolo). Sul fianco sinistro della porta, tra il 1924 ed il 1930 fu innalzato il Monumento ai Caduti della Grande Guerra, con un artistico bassorilievo in bronzo, un cannone austriaco "preda di guerra" e lapidi con i nominativi dei militari caduti.
Le ulteriori fasi di sviluppo furono la costruzione del dongione (antica residenza del castellanus preposto e della milizia) sullo sperone roccioso, l’aggregazione di tutto il complesso in forma di castello quadrilatero (XIV secolo), l’addizione del baluardo pentagonale con saliente rivolto verso il fossato, scarpatura e cannoniere angolari (XV secolo). Nella seconda metà del ‘400, fu edificato il palazzetto abbaziale, nello spazio compreso tra il castello e la chiesa di Santa Maria, con una splendida loggia rinascimentale a doppia altezza di pilastri ottagonali in laterizi e soffitto ligneo dipinto a grottesche, successivamente ampliata e chiusa all’interno: questi ambienti ospitarono per alcuni anni le suore Battistine e l'asilo. Lo spazio coperto interno ospita la Sala Consiliare o aula magna in arcem, luogo in origine deputato all’amministrazione della giustizia ed alla redazione di atti. Nel cortile d’armi vi è una raccolta archeologica di rilievi e cippi in marmo provenienti da vecchi scavi nella zona, ed una statua in marmo eretta su di una colonna, raffigurante San Giacomo (patrono della cittadina), opera dello scultore neoclassico Annibale Malatesta. Il castello abbaziale, acquisito nel 1996 dal Comune e successivamente restaurato in più fasi dalla Provincia di Roma, è attualmente sede municipale, con spazi utilizzati esclusivamente per manifestazioni culturali. Una sala del castello ospita l'antico archivio storico, che contiene documenti assai preziosi ed antichi, gelosamente conservati.

ARCHIVIO STORICO

In una sala del castello è conservato l'antico archivio storico di questo Comune. Esso contiene documenti assai preziosi ed antichi, gelosamente conservati; i suoi volumi sono stati recentemente restaurati ed inventariati. Il registro dei Sindacati Priori (1493-1805), il registro delle cause civili (1532-1800), i libri dei consigli (1698-1792), ecc. offrono interessantissime notizie circa la vita comune o gli eventi straordinari che interessarono questa cittadina dal 1493 ai nostri giorni. Tra le notizie che meritano particolare menzione si citano: i fanti inviati come contributo al contingente armato dell’esercito pontificio di Alessandro VI a Bracciano nel 1497; il servizio di controllo armato al castello (offitio del castellatico) con nominativi dei preposti ed armi in uso nel 1499; l’ospitalità offerta al corteo di gentiluomini che accompagnavano Lucrezia Borgia, figlia di Alessandro VI, a sposarsi a Ferrara nel 1502 con Ercole D’Este; le tasse sul sale versate sotto Paolo III dal 1542 al 1545; il vitto, il foraggiamento ed altri beni requisiti dalle truppe francesi in transito nel 1798; l’epidemia che ha mietuto 120 vite nel 1803, ecc.

PORTA ROMANA

Porta Romana è stata realizzata in stucco nel 1800 dal mastro muratore Giacomo Ricci, decorata con pinnacoli, cherubini e timpano interrotto che inquadra lo stemma dell'Abbazia di San Paolo. Si tratta del rifacimento della più antica porta d'ingresso al castello ed al borgo, originariamente dotata di ponte levatoio in legno e soprastante bertesca, che ne riutilizza alcuni elementi superstiti (stemma e palle in marmo del XV secolo). Sul fianco sinistro della porta, tra il 1924 ed il 1930 fu innalzato il Monumento ai Caduti della Grande Guerra, con un artistico bassorilievo in bronzo, un cannone austriaco "preda di guerra" e lapidi con i nominativi dei militari caduti.
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